Una decina di giorni dopo pasqua da Paolo Stella, ho ricevuto, come attachment, su di un e-mail questa "lettera" scritta in un efficace stile telegrafico. L'ho trovata veramente interessante e per me che anche volo sulle Alpi Francesi, pure un tantino coinvolgente. Per chi non conosce Paolo, ho aggiunto qualche inciso in corsivo per renderla maggiormente comprensibile e ho chiesto all'autore se potevo pubblicarla sulle nostre pagine di Internet per far partecipi anche altri delle esperienze che così bene qui vengono descritte...

Giancarlo Bresciani

(aprile '97)

Ciao dottò,
ti racconto di Fayence prima di dimenticare, ma brevemente perché ho i minuti contati. Siamo arrivati a Fayence (io, Rosa, Vittoria e Niccolò) venerdì sera (santo) e dopo un pasto in cantine abbiamo preso possesso della camera con 2 letti a castello.
Il riscaldamento funzionava male e all'esterno faceva freddo. Risultato tutti con malanni vari. Non ho potuto volare e dopo il pranzo di pasqua da mia mamma (nella sua casa a Vence nei pressi di Nizza ndr), domenica alle 3 del pomeriggio sono ripartito per Milano.
Abbiamo anche portato Rosa in ospedale a Cannes sabato sera per una crisi di asma bronchiale allergica (non respirava molto bene e l'hanno curata) Fayence è zeppa di pollini in questo periodo.
Mercoledì mattina dopo un incontro di lavoro sono ripartito per Vence dove dovevo aiutare mia mamma per certe pratiche di casa sua, ho chiamato Michel e mi sono prenotato per giovedì mattina.
Giovedì mattina ore 9.00 briefing in tedesco per i circa 20 piloti tedeschi in stage.
Richiamo alla sicurezza in costone visto che il giorno prima sul Malay Maurice, 77 anni pilota della AAPCA uscendo da una termica ha toccato con l'ala la prolunga alare di un sopraggiunto pilota tedesco.
Risultato l'ala di Maurice viene recisa al cassone dell'aerofreno, lui precipita e muore.
Il tedesco perde circa un metro e mezzo di tip ed atterra senza altri problemi.
L'ELT di Maurice resta acceso anche dopo il recupero per due giorni creando vari problemi fino all'individuazione nel carrello dove il relitto è stato riposto.
Michel commenta che quando non sai con chi sei in termica spesso è meglio andare a salire da un'altra parte, altri dicono che 77 anni sono tanti per volare e che in Francia le visite mediche probabilmente dovrebbero essere più severe.
Ore 10.00 prepariamo il CAXA, (mitico Janus-ce dell'Aeroclub, "adottato" dal capo Istruttore di Performance Michel Trial. Loro hanno ormai un "rapporto" molto particolare che supera le 6.000 ore e spesso si parlano in provenzale...). Ore 10.45 briefing circuit: basi in montagna da 3600 a 4200 m. venti NNW 15-35 Knts. Ore 11.30 circa partenza con una uscita BAAAASSAAAAA ! Ma rapida ! Siamo al Maurel in meno di un'ora e a Susa con un totale di tre termiche.
Per inciso dal Col de Var a Briançon lo facciamo tutto dritto centro valle a 130 vario a zero a 2500. St. Crepin aeroporto di volo a vela in posizione strategica, anche questa volta non ci avrà... Forte di Briançon Monginevro Sestriere onda fino a 4800. Si vede una strada di cumuli che arriva sembra sino a St. Moritz.
La temperatura è di circa -20 almeno da più di un'ora, la presa d'aria anteriore del CAXA è rotta e c'è anche un bel buco in corrispondenza del gancio di traino. Io non ho le scarpe termiche. Risultato non sento più i piedi fino quasi al ginocchio.
Non ho il coraggio ma alla fine devo cedere : "MICHEL SONO SURGELATO NON CE LA FACCIO PIU'....."
Anche lo stomaco è a pezzi non avendo l'abitudine al biposto, ma quello avrebbe tenuto duro. Michel mi chiede di resistere ancora un 10 minuti per la foto di Susa, e mi fa tenere sempre in mano il CAXA sperando di distrarmi, ma non riesco più neanche a pilotare senza piedi, comunque con due termiche fatte di conseguenza da Michel, rientriamo a Fayence a circa 150 di media. Atterraggio ed io comincio a sentire i piedi scoppiare e ritorno normale o quasi dopo circa due ore. Fine anticipata di un volo che poteva esser epico ma che comunque è stato interessantissimo.
I coniugi Sangiorgi fanno visita al campo e chiacchieriamo un po'.
Uno dei segreti di Michel è come prevedibile l'uscita da Fayence a quote basse ma in sicurezza dei campi atterrabili.
Mi rendo conto come questo tipo di volo sia impegnativo, sempre in groppa ai costoni, decidendo in frazioni di secondo se scartare su di un fianco o sull'altro attenti sempre alle condizioni sulla rotta da seguire, ma tutto anche in funzione della presenza di un campo atterrabile. Volare molto sotto le creste in questo dedalo di valli come fanno loro, non è cosa da poco.
Il giorno seguente riposo anche per le scarse condizioni. Sabato 5/4/97 prepariamo il CAXA con ossigeno e maschere, io ho un paio di scarponi antartici da 3a guerra mondiale. Aiuto Gilles a montare il suo Ventus 2, comprerà un decollo autonomo in futuro perché vuole andare a volare in altri posti in Francia dove non c'è il traino.
Uscita bassa e lenta con condizioni molto deboli, Michel "crista" un po', io sudo freddo un paio di volte (...MOLTO TECNICO !...) 500 m. su Thorame Haute ! ! ! ! Faccio un salutino al campo del Sindaco sempre perfettamente rasato (col suo ex DG300, Paolo vi era atterrato in fuori campo nell'agosto scorso, ed aveva dovuto pagare 200 franchi per "molto personali" diritti di atterraggio... ndr). Michel aggancia, un sospiro e trotterelliamo al Cheval Blanc poi ancora al Cordoeuil, poi alla Montaigne de Coupe sempre con poche centinaia di metri sul terreno (DI FONDO VALLE OF COURSE), ma sempre in sicurezza dei campi posables.
Rientriamo presto dopo un paio di gironzolamenti perché a nord non si può andare. Sentiamo per radio Gilles Navas che è al Ventoux e lo ricordo in uscita da Fayence ancora più basso di noi.
Volo interessante perché basso ma, come dicevo, sempre in sicurezza sui campi. In quanto a tattica di volo devo imparare ancora parecchio, ciò è fondamentale in queste montagne con specifico riferimento a voli particolarmente lunghi. Il fattore stanchezza mi sembra molto importante, soprattutto in fase di rientro. Una buona tattica ed una buona preparazione fanno una grande differenza sulle condizioni psicofisiche. Ho provato cosa vuol dire tornare talmente stressato da decidere seduta stante un riposo per il giorno successivo. Penso che sarà molto utile fare dei voli quest'estate con Michel. In attesa del mio nuovo aliante, essere temporaneamente senza monoposto, non è in fondo un gran male con questa opportunità.
Potrò comunque utilizzare i monoposto dell'AAPCA (Association Aéronautique Provence Cote d'Azur - Fayence ndr). Ho anche in mente una capatina a St. Auban dopo i mondiali, a detta di amici francesi è questo il centro di alta performance in cui apprendere qualche cosa di più.
Noto che il pilotaggio di sti bestioni da 20 m. di apertura non è facile come hai potuto notare quando sono venuto a Borgo. Sono dei bombardieri che talvolta quando sei vicino al costone ed hai bisogno di reazioni rapide, non fanno sempre quello che vuoi tu.
Non ci sono abituato anche perché dopo il brevetto ho volato quasi esclusivamente in monoposto. Comunque alla fine del secondo volo tengo la velocità e le termiche. Anche qui un utile esercizio in previsione del 18 metri che richiederà sicuramente un uso opportuno dei piedi, dei comandi incrociati e dei flap. (Paolo ha ordinato un Ventus 2c che gli arriverà solo fra due stagioni... ndr).
Fayence a pasqua è da mettere in programma in futuro, l'aria ha una energia incredibile, ma occorre una sistemazione fuori dell'aeroporto che sia riscaldata a dovere, perché c'è un freddo boia.
Io sono andato da mia mamma servito di barba e parrucca e mi è andata bene. Probabilmente Les Olivier (uno degli alberghi di Fayence ndr) può essere una buona soluzione, più vicina, dovresti pensare a mollare il Mugello per pasqua l'hanno prossimo.
Whiskey-Unité quest'anno ancora non vola, ha problemi di lavoro, il suo aliante è nel carrello parcheggiato in giardino, abbiamo fatto un paio di passaggi sulla casa ma non abbiamo visto movimento.
Papa-Charlie sta divorziando dalla moglie, non vola più e vuole costruirsi una barca a vela e partire per i mari del sud. Un vero peccato.
Voglio ancora fare un giro a Fayence prima dell'estate...
Trial mi ha detto che in due settimane si può fare il brevetto a Fayence, Sai che probabilmente Fayence è il club di VaV più importante al mondo ? Non ci avevo mai pensato.
Michel vuole dettagli su Masera perché non ci è mai atterrato, ma rispetto Fayence questo campo si trova in posizione strategica per voli lunghi.
Gli ho promesso una cartina con coordinate, procedure e frequenze, oltre al nome e telefono del gestore/trainatore.
Tu hai notizie utili ? Mi pare che Avanzini avesse scritto qualcosa su Volo a Vela, ma non riesco a ritrovare l'articolo.
Volando in questi giorni a Fayence, mi sono fumato un appuntamento con un rompiballe che protesterà di brutto...
Sei riuscito ad avere ulteriori notizie dei dieci e più mille chilometri chiusi il giorno di pasqua sulle nostre Alpi ?


Saludos ! Paolo

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