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Che giornata!

Quante volte ci immaginiamo uno scenario di tipo "australiano" o "texano" oggi c'è! Ore quattordici del 9 aprile 1998, cielo fantastico, cumuli splendidamente definiti, basi piatte leggermente scure, giusto sviluppo verticale di un bianco splendente nettamente definito nel cielo blu, plafond decisamente alto.Prospettiva affascinante per trecentosessanta gradi di sei ottavi di cumuli!Una situazione veramente imprevedibile. Il tempo in questi giorni è pazzo, ieri era coperto, le previsioni meteo fanno schifo, questa mattina già presto per aria c'era della roba bassa tutta sfrangiata, ed ora tutto questo ben di Dio che riempie gli occhi!Già da Ferrara si vedono le colline verso sud. Vado in direzione di Bologna, incontrando rare zone di sereno con qualche straccio di cumulo. Scruto intanto con attenzione l'evolversi della situazione, verso sud - sud est inconfondibile appare un largo settore uniforme, bianco, sfumante in alto, bluastro invece mentre si chiude verso terra, là e' degenerato, ma molto lontano. Dritto a me, invece tiene, le colline appaiono oramai nette, e dietro si stagliano i rilievi più alti dove la base dei cumuli è notevolmente al di sopra delle cime, ma reggerà? Il vento sembra essere quasi inesistente. La pressione atmosferica è notevolmente sotto la media. Certo con questa grande instabilità ci si devono aspettare anche stratificazioni, rovesci, magari anche una degenerazione totale.Vado avanti, la luce abbagliante mi costringe a stringere gli occhi, Bologna è davanti a me, piego verso ovest, mi pare che anche verso Modena si stia formando un'altra cellula temporalesca, nessuno problema il tutto può essere aggirato, anche se si innescherà qualche altro piovasco isolato qua e là. E' una giornata, partita tardi, ma da medie altissime e poi che panorama, che colori. Soltanto tre, forse quattro ore di attività convettiva poi tutto finirà. Molto tecnica questa giornata per la scelta di percorsi da seguire, la geometria dei cumuli ora è organizzata in strade, ora in bande. Qualche stratificazione da evitare. Sviluppi verticali non se ne notano eppure degenera... Ma la cosa non mi preoccupa, tutto è troppo bello. Troppo esaltante. Chi se ne frega dei congesti...Il tempo sembra non passare, guardo l'orologio, non è ancora trascorsa mezz'ora da quando sono partito, con così tanta visibilità si ha l'impressione di non avanzare più di tanto, è tutto lì davanti e ti sembra di non arrivarci mai. Finalmente sono all'aeroporto Guglielmo Marconi...Scendo.Ma cosa avevate capito? Sono sceso sì, ma dalla macchina! Dopo avere parcheggiato e sto andando all'ufficio della Direzione Civile per il rinnovo del brevetto, ma tutto quello che ho raccontato è vero, anzi stra vero. Peccato che non fossi in volo, mi mancano solo i dettagli, come la media delle salite, o l'esatta quota del plafond ed infine se fossi tornato o meno a casa valutando esattamente quando era il momento di "scappare". Infatti poi, diverse sono diventate le zone dove scaricava. Con la fantasia ho volato, per questioni contingenti, stando raso terra. Deformazione di volovelista?

Buona Pasqua ed un salutone.
Giancarlo

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