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Saper leggere il cielo
Di Jay Rebbeck - da Sailplane & Gliding n.6/2000
Traduzione di Flavio Formosa


Quando siamo impegnati in un volo di distanza, lo scenario davanti a noi è ricco di informazioni potenzialmente utili per aiutarci a decidere la direzione in cui dirigere l'aliante.
Ad esempio, un bel cumulo formato dritto in rotta potrebbe sembrare il posto più ovvio dove andare, ma potrebbe non essere la decisione migliore. Se una secca deviazione a destra ci fa perdere quel cumulo succulento, ma ci porta sotto una strada di cumuli che si estende per 100 chilometri e converge nuovamente con la nostra rotta, quale opzione scegliereste?
Il punto è che siamo obbligati a prendere decisioni su due piani, decisioni a breve scadenza, che riguardano le condizioni nelle immediate vicinanze, e decisioni strategiche di lungo periodo.
Questo articolo illustra come entrano in gioco questi due tipi di decisioni in un volo di distanza, sui costoni come in termica o in onda.
Ma prima di decidere dove andare, dobbiamo valutare ciò che ci sta davanti.


Tipi di nubi
Nubi orografiche : nubi basse, dall'aspetto pesante e sporco non sono un buon segno. Indicano aria molto umida, inadatta al nostro tipo di volo.


Cumuli : le dimensioni, la forma ed il colore di un cumulo ci danno un'indicazione di quanto buona sarà l'ascendenza. In generale, scegliete i cumuli dall'aspetto più bianco e ben definito, con le basi piatte. Quando arrivate sotto una nube solida, guardate direttamente in alto cercando segni di discontinuità : una linea ondulata nella base, dove essa è più scura da una parte è normalmente segno di un'ascendenza eccellente se notata in un cumulo che già sembrava molto buono. Non confondetela però con i buchi che si formano nella base dei cumuli in disfacimento! Esiste anche una relazione tra lo sviluppo verticale di un cumulo e la sua vita utile. Assumendo che sia ancora attivo, con la base ben definita, la regola dice che più spessa è la nube, più a lungo produrrà ascendenza. Quando vedete cumuli torreggianti davanti, potete attendervi ascendenze ben più durevoli di quando le nubi sono sottili. Questo va considerato nel decidere una lunga planata verso nubi lontane.


Strati : il problema delle nubi stratificate è che riducono l'insolazione del terreno, uccidendo le termiche. A volte sono gli stessi cumuli che tendono a stratificare, tagliandosi da soli la fornitura di energia. Il sole riesce poi a forare lo strato di nubi, e la convezione può ricominciare finché non avviene una nuova stratificazione. In queste giornate bisogna monitorare il ciclo con attenzione, e ricordare che il sole ha la massima priorità. Volando verso una zona di stratificazione con il terreno in ombra state alti, potrete permettervi di arrivare bassi solo in una zona dove i cumuli siano in sviluppo, alimentati dal terreno soleggiato.


Altocumuli : sono nubi del tutto inutili, essendo formate da instabilità negli strati medi dell'atmosfera e non da termiche che salgono dal terreno. Fate attenzione che da lontano possono essere scambiati per cumuli attivi.
Cirri : hanno un'influenza spesso determinante, perché si muovono rapidamente e possono ridurre moltissimo l'energia solare che raggiunge il terreno. Spesso, un cielo che sembra poco invitante a causa di cumuli rotti e poco sole lo è a causa della copertura di cirri che si sta rapidamente formando.


Lenticolari : non sempre hanno la classica forma ellittica delle foto, e, ovviamente, non sempre l'onda è accessibile dal basso. Tuttavia, se le vedete, considerate l'influenza che potrebbero avere ad esempio su un costone esposto al sole, o al vento : una lenticolare in fase con il pendio può produrre salite inaspettatamente buone, mentre se è fuori fase può anche arrestare ogni attività termica o dinamica sul costone.


Terreno
State attenti ai costoni esposti al vento, ed evitate di volare sottovento ad essi. Osservate anche se il terreno davanti a voi è potenzialmente adatto alla formazione di termiche o meno (fiumi, laghi, paludi, ecc.).


Direzione del vento

Interpretando il cielo davanti a voi, è vitale avere un'idea della direzione del vento. Ci sono diversi indicatori che ci aiutano a farlo, il fumo delle ciminiere per primo, ma anche la direzione delle ondine sulla superficie dei laghi: la sponda sopravvento creerà una zona di acqua calma immediatamente adiacente ad essa. A quote elevate, il vento può essere indicato da uno strumento interfacciato al GPS, ma si può anche stimare osservando ad esempio le cime dei cumuli, spesso inclinate nella direzione del vento.
Considerati tutti questi fattori, come decidiamo dove andare? Come mostrato dall' esempio iniziale, dobbiamo prendere decisioni di breve e lungo periodo. Il trucco è avere un piano strategico basato sulle condizioni generali, all'interno del quale si devono prendere decisioni tattiche nell'immediato.


Decisioni di breve periodo
Dovete sempre avere un piano a breve scadenza. Conoscere la direzione del vento vi aiuterà a localizzare l'ascendenza sotto il cumulo, o a stabilire se un costone è favorevole oppure no. Ricordate di controllare frequentemente il vento, può cambiare anche bruscamente a causa di cambiamenti atmosferici (ad esempio un fronte in arrivo) o fattori orografici (canalizzazione nelle valli). Un esempio di un buon piano a breve scadenza può essere : "sonderò la parte sopravvento del cumulo qui avanti, poi proverò i due successivi. Se non trovo niente, mi appoggerò al costone esposto al vento, e se neppure quello funziona atterrerò nei campi alla base del pendio".
Cercate sempre di pianificare alcuni passi in avanti. E' sempre spiacevole quando la nostra ultima chance non funziona, e restiamo senza idea sul da farsi immediatamente dopo.
Seguite sempre la rotta energetica. In termica, saltate da un cumulo all'altro cercando di restare nelle ascendenze migliori mentre fate progresso in rotta. In dinamica, se siete bassi state molto vicini al costone, mentre più in alto allontanatevene leggermente. Volando paralleli ad un'onda, provate a avvicinarvi o allontanarvi da essa cercando la migliore salita, stabilite la quota alla quale l'ascendenza è migliore e mantenetela.
Riconsiderate continuamente le vostre decisioni. Osservate il cielo con attenzione : io cerco di "fotografare" con la mente ad intervalli regolari per capire in che modo la situazione si sta evolvendo. Non c'è ragione di planare verso un cumulo in disfacimento solo perché sembrava bello dieci minuti prima, quando stavate prendendo le vostre decisioni.
Non prendete una decisione definitiva finché non dovete farlo. A volte, guardando due nubi in lontananza non si riesce a decidere quale sia la migliore. Spesso paga dirigersi a metà tra le due, controllando continuamente le opzioni, e decidersi solo quando si è sicuri, o quando si è obbligati a farlo.


Decisioni di lungo periodo
Fatevi un'idea sulla giornata dalle previsioni meteo. Un fronte in avvicinamento o la possibilità di temporali potrebbero farvi decidere di partire presto. Le previsioni dovrebbero anche darvi un'idea di quale tema scegliere per la giornata. Calcolate la vostra velocità media prevista, stimate con prudenza la durata utile della giornata e stabilite di conseguenza una distanza da volare. In gara, dove il tema è fisso, la stima della velocità media vi dà la durata del volo, e quindi vi permette di scegliere l'ora di partenza per fare uso delle migliori condizioni.
Cambiate marcia quando cambiano le condizioni. Uno dei segreti del volo di distanza è quello di saper riconoscere quando le condizioni si stanno deteriorando in modo da salire il più in alto possibile nell'ultima termica decente della giornata. Allo stesso modo, quando notate un netto miglioramento davanti è importante risparmiare tempo spingendosi in fretta verso le condizioni migliori.
Cercate di mettere insieme tutti i fattori che abbiamo appena descritto ed usateli per risolvere il puzzle della giornata. Prima di partire, e durante il volo, osservate continuamente tutti gli elementi e aggiornate di continuo i vostri piani.


Prendere decisioni in onda
Contattare ed usare l'onda mostra bene la necessità di decisioni di breve e lungo periodo. Entrare nell'onda richiede decisioni immediate. Localizzata l'onda vi disponete sopravvento ad essa. Qui i rotori in fase con l'onda spesso sfondano nello strato laminare. Questa zona si può descrivere come una pentola di acqua bollente, all'interno della quale numerosissime bolle salgono in superficie. Per raggiungere l'onda bisogna centrare velocemente ogni bolla, ma appena la salita decade bisogna abbandonarla per la bolla successiva. Sono richieste continue e rapide decisioni per guadagnare quota il più in fretta possibile, finché non riuscite ad entrare nel flusso laminare dell'onda. A questo punto le decisioni diventano soprattutto strategiche, e riguardano la direzione dell'onda rispetto alla nostra rotta, dove attraversare da un'onda all'altra, ecc.

Per prendere decisioni efficaci dobbiamo osservare lo scenario davanti ed estrarne gli elementi rilevanti. Avendo valutato il vento, il terreno e le nubi dobbiamo costantemente prendere decisioni tattiche all'interno di un piano strategico di più ampio respiro. Così facendo, dovremmo evitare di restare senza idee. Bisogna sempre avere un piano : se non lo si ha, non lo si può cambiare...



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