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Sfruttare le termiche al meglio
Di Jay Rebbeck - da Sailplane & Gliding n.1/2001
Traduzione di Flavio Formosa

Centrare le termiche in fretta e salire efficientemente sono probabilmente le due qualità più importanti per il volo di distanza. Anche un piccolo miglioramento delle proprie capacità può significare diverse decine di metri guadagnati in ogni termica, o diverse centinaia di metri in un tipico volo di distanza composto, diciamo, di una ventina di termiche.
Alla fine della giornata questo può anche fare la differenza tra tornare a casa e atterrare fuoricampo. In gara, quell'extra guadagnato con salite più efficienti può ben valere i punti che separano il primo posto dall'oscurità della mezza classifica.
Ancor prima di raggiungere la termica potete iniziare a crearvi un'immagine mentale che vi aiuterà a centrarla e a salire meglio quando ci sarete dentro. Tipicamente, vi avvicinerete ad un cumulo aspettandovi di salire. Potete migliorare le vostre possibilità di trovare l'ascendenza facendo tesoro dell'esperienza fatta in quel giorno su dove la termica potrebbe essere in rapporto alla nube. Mentre certi giorni sembra che le termiche si formino alquanto casualmente, nella maggior parte dei casi sarà possibile trovarle in modo sufficientemente prevedibile. Per esempio, se un vento robusto ed il sole splendente sono dalla stessa parte del cumulo, potete attendervi la termica da quello stesso lato. Vedremo questo con maggiore dettaglio in un articolo successivo.
Avvicinandovi alla zona dove vi attendete la termica, tenete la cloche molto leggermente. Oltre a guardare fuori, dovete concentrarvi totalmente sul capire da che parte può essere l'ascendenza. Se essa vi sembra sufficientemente forte, virate verso l'ala che si è sollevata per prima.
Dopo che avete iniziato la virata, possono succedere due cose: se la salita migliora continuamente, benissimo. Ma cosa fare se invece vi ritrovate improvvisamente in discendenza?
La risposta dipende da quanto buona vi era sembrata la "botta" iniziale, e quanto bisogno avete di salire. Se la prima impressione non era poi così buona, e le nuvole avanti sembrano invitanti, semplicemente tornate in rotta e continuate la planata - se avete la quota per farlo. Se al contrario la termica pareva buona ma vi siete ritrovati in discendenza, probabilmente avete virato dalla parte sbagliata. A questo punto dimenticatevi ogni distrazione sulla tecnica da usare, e fate appello ad uno schema mentale. A rigor di logica, il modo più rapido di ritrovare l'ascendenza è una virata stretta di 270°, ed iniziare a centrare. Questa manovra vi riporta dove sareste stati se aveste virato subito dalla parte giusta. A questo punto potete iniziare a massimizzare la salita.
A dispetto dell'enorme importanza di salire velocemente in termica, questo è uno degli aspetti più controversi del volo a vela. La maggior parte dei piloti vuole sentirsi insegnare una tecnica infallibile per termicare, e qui inizia la confusione. Esistono due tecniche generalmente insegnate, ma sono decisamente contraddittorie.
La tecnica di stringere nella miglior salita dice che quando il vario indica la massima ascendenza bisogna aumentare l'inclinazione. Apparentemente in contrasto, la seconda teoria dice che bisogna allargare il giro quando si incontra l'ascendenza più forte. Come si risolve il dilemma? La risposta è che entrambe le teorie sono corrette, ma si applicano in situazioni diverse.


Stringere nella miglior salita
Una volta piazzato l'aliante nella termica, come si centra il cuore dell'ascendenza e si massimizza di conseguenza il rateo di salita? Con questa tecnica, quando sentite la termica che spinge forte, o il variometro indica la massima salita, dovreste aumentare l'inclinazione, e "piantare" l'ala interna nella termica. La maggior parte dei piloti non gira abbastanza stretto ma, naturalmente, se non fate altro che aumentare l'inclinazione vi ritroverete ben presto in spirale picchiata! In realtà, quando il vario indica minore salita o discendenza dovreste riallargare la virata in attesa di tornare a stringere alla prossima "botta" più forte.


Allargare in ascendenza
Stringere nella miglior salita è dunque la tecnica da usare per restare centrati nel cuore di una singola termica. Qual'è dunque il ruolo della tecnica opposta, quella di allargare la virata quando l'ascendenza migliora? Semplicemente, dovreste usarla quando pensate che ci sia un nuovo nucleo in formazione nelle vicinanze. Ma come riconoscere la nuova bolla che si sta formando?
Quando siete centrati in salita ci sono alcuni segni tipici: primo, il valore medio dell'ascendenza cala decisamente, secondo, la termica sembra molto più forte da una parte piuttosto che dall'altra. Si è formato un nuovo nucleo, sta deformando quello in cui vi trovate e la sua circolazione convettiva interferisce con quella della vostra termica. A volte si vedono anche uccelli in spirale, o "baffetti" sotto la base nube nelle vicinanze.
In ogni caso, la soluzione è semplice: allargate la spirale nel momento in cui sentite la maggior ascendenza, attendete qualche istante, e tornate a stringere nel nuovo nucleo appena formatosi, restandovi centrati con la tecnica di stringere nella miglior salita.
La capacità di ricentrare rapidamente a volte può essere la chiave del successo in una gara.
Esiste una relazione stretta tra la larghezza di un cumulo ed il numero di bolle termiche che lo alimentano. Per esempio, arrivando sotto una vasta strada di cumuli potete aspettarvi un gran numero di bolle, e dovrete allargare spesso controvento quando sentite un'ascendenza più forte. D'altro canto, quando salite nell'ultima isolata termica della giornata dovrete probabilmente fare affidamento solo allo stringere nella miglior salita per riuscire a tornare a casa.
Quale che sia la tecnica adottata, se volete salire in fretta dovrete continuare ad applicarla fino in cima alla termica. Nel frattempo dovrete anche decidere dove andare quando lascerete la termica attuale, il che ci conduce dritti al tema del prossimo articolo : come trovare le termiche.


La chiave : costruirsi uno schema mentale
Quando entrate in una termica, l'obiettivo è quello di trovare il nucleo di salita più forte, centrarlo efficacemente e salire in fretta.
Sviluppare una buona immagine mentale della vostra termica è la chiave per ottenere tutto ciò. Assumete la massima quantità di informazioni dall'ambiente circostante, usando tutti i vostri sensi per produrre uno schema in continua evoluzione. Mentre il variometro vi dice quanta salita avevate alcuni secondi addietro, i vostri sensi vi dicono cosa sta succedendo adesso ! Continuate a guardare fuori cercando indicazioni visive, ascoltando il rumore del flusso d'aria intorno all'aliante e "sentendo" l'ascendenza con il fondo dei pantaloni. Queste indicazioni, insieme a quelle dello strumento, vi aiutano a disegnare la vostra immagine in evoluzione.
Piloti poco esperti, tuttavia, possono trovare quasi impossibile il visualizzare come questo modello astratto si rapporti alla loro termica, a meno che non riescano a metterlo in relazione alle indicazioni disponibili. Le vostre sensazioni spaziali vi aiuteranno a rapportare l'immagine mentale al mondo esterno, creando una mappa delle zone di migliore e peggiore salita. Dovrete confrontare questa mappa con quello che vedete sopra, intorno e sotto di voi.
- Sopra di voi : esaminate la forma, il colore e la superficie della nube che vi sovrasta
- Intorno a voi : osservate uccelli o altri alianti in salita, o il fumo portato dal vento
- Sotto di voi : fissate la vostra posizione in rapporto alle caratteristiche del terreno, incluse città, laghi, foreste, ecc.
Come assemblare tutte queste informazioni? Per fare un esempio, immaginate di stare salendo sotto il lato nord di un cumulo, sopra una città. Salendo vi accorgete che lo scarroccio vi spinge ancora più a nord, verso un lago. Questo, insieme al fumo di una ciminiera della città e alle ondine sulla superficie del lago vi indica che il vento viene da sud. Osservando la base della nuvola vi accorgete che un nuovo nucleo si è formato sul lato sopravvento e al sole della nube. La base appare più scura e definita, e sentite che ad ogni giro l'ascendenza risulta più forte verso sud. Notate da quel lato del cumulo uno stormo di uccelli in rapida e stretta salita.
L'immagine mentale è la colla che vi consente di mettere insieme tutte le informazioni che ricevete dall'esterno, per figurarvi come sarà la termica. In questo caso, la vostra immagine mentale vi condurrà ad allargare il giro verso il lato sud del cumulo e a ricentrare nella migliore ascendenza.


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