Immagini - Volo a vela - Alianti - Ferrara di notte - Il Palio di Ferrara - Buskers Festival Ferrara

 


Sintesi degli interventi di Alvaro de Orleans-Borbon
Nella lista del Volo a Vela 2002-2003 - 2004

VARIE

 

Date: Tue, 19 Nov 2002 12:41:10 -0500
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Re: soldi-soldi (mai abbastanza...)

- Volo a Vela -

Message text written by "Luca Maria Piccioli De Carolis" [….]

…Mi sono sempre chiesto se la gestione di una qualche attività sportiva aeronautica possa essere trasformata in business. I pareri in materia sono sempre stati negativi e mi pare che anche su questa lista sia già stato affrontato tale argomento con la conclusione che un'attività imprenditoriale, avente ad oggetto l'erogazione di servizi inerenti gli sport aeronautici, sarebbe inevitabilmente in odore di miseria…

======

Luca: hai affrontato un tema centrale per la salute economica a lungo termine del nostro sport.
Provo a fare qualche riflessione.

1. Non sono d'accordo che non sia possibile fare un buon "business del volo a vela". Ci sono parecchi esempi positivi: Fuentemilanos in Spagna, molti centri volovelistici in USA, ecc. E' un bene o un male? Lo devono dire i clienti e i bilanci... e se l'operatore ne approfitta (= fa pagare troppo un cattivo servizio), di solito viene presto cancellato dall'assenza di clientela. Il volo a vela in Italia mi sembra stia lentamente cambiando - dalla bava per le superorchidee stiamo maturando un interesse per fare bei voli con poco - à la Ferro col PW-5, il Silent, la classe Club e simili. Confesso che i 600 km di Dieter Memmert col PW-5 mi fanno idealmente alzare il cappello quando passa quel pilota... Torniamo forse ai bei tempi, quando con un M-100 andavano a Metaponto, e oggi abbiamo paura di farlo con l'LS-8?

2. Quello che coesiste assai male sono le operazioni sussidiate vicine alla operazioni lucrative. A nessuno, ricco o povero, diverte pagare, facendo la figura del cretino, se accanto c'è chi vola (quasi gratis) a spese del contribuente. In Spagna, a Mora di Toledo (a 50 km da Ocaña dove fino a pochi anni fa si volava gratis nei corsi statali), arrivavano fior di giovanotti con BMW luccicanti che, sentendo che l'aliante costava, diciamo, 10 euro l'ora, scappavano dicendo che era uno scandalo, a Ocaña si vola gratis... Così godevano i pochi che, amici di qualche generale o funzionario altolocato, a Ocaña facevano i voletti locali coi Blanik... e tutti gli altri a guardare, a piangere che il volo a vela era uno sport troppo caro riservato a pochi ricchi, e poi molti di loro via a comprare un biglietto da 100 euro per il prossimo concerto rock. E' un miracolo che a Mora di Toledo alcuni "duri" volassero lo stesso, pagando tutto di tasca propria. Poi la cuccagna di Ocaña è finita, e...
il volo a vela a Madrid è ripartito: A Ocaña adesso c'è SENASA, in pratica un ente ex-statale privatizzato che funziona su pura base business, e quelli del club di Mora si sono fatti un bel nuovo
aeroporto, Lillo, e ognuna delle due operazioni ha i suoi "clienti", o soci, molti più di prima.

3. Profit, no-profit... andrebbe chiarito: non esistono operazioni sostenibili no-profit !In parole semplici, il no-profit vuol solo dire che non si danno utili a chi ci ha messo i soldi, non che l'operazione in se stessa non possa avere utili... Anzi, se non ha utili (traduzione in volgare: se le entrate non superano le uscite...), qualsiasi operazione, una volta consumati i soldi iniziali, smette di funzionare ...ma se questo i soci o non lo capiscono o nessuno glielo spiega chiaramente,
l'assemblea ovviamente voterà per un volo uguale, ma a minor costo, e così, col tempo, tutti a terra con la flotta a pezzi. Se volare diventa troppo caro per la comunità volovelistica, la soluzione sta nel renderlo più economico (alianti semplici), o patrocinato (diventare "telegenici"), ma non rubando a se stessi(volando sottocosto).

4. Purtroppo fino ad oggi nessuno ha scoperto un'alternativa onesta alla prudente amministrazione, e ciò vale per le persone, le famiglie, le imprese e le nazioni ...e i club di volo a vela. Quelli che prosperano a lungo sono invariabilmente ben amministrati, o hanno soci ricchi con le tasche bucate - finchè durano!

5. Allora, cos'è meglio, l'operazione business o il club? Domanda mal posta, credo: l'importante, piuttosto, è la libertà di poter fare seriamente o una o l'altra, senza discriminazioni a priori. Ehi, che noia... meglio parlar di termiche che di soldi! Sono d'accordo... Però, peccato che abbiano una cosa tanto in comune: tutt'e due, quando finiscono, ci costringono a terra !


Alvaro

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Date: Thu, 21 Nov 2002 06:34:17 -0500
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Ancora: si può volare spendendo men o

- Volo a Vela -

Message text written by "Lojacono, Umberto (SIA)" [….]


…Provo a portare un´esempio di club di volo a vela tedesco... Come é possibile che un club ( quello che frequento in Germania) possa permettere ai soci di spendere un massimo di 500EUR/anno, possedere ottimi alianti e traini e "volarli" ad un costo orario massimo di 8,5EUR/orario(Discus)e non fallire??…


=========

Umberto:

Messaggio utilissimo! Potresti arricchire con più dettagli le tue osservazioni? Credo che il solo sapere che esistono altrove modalità associative alternative, che funzionano e che coesistono addirittura sullo stesso campo, sia di grande interesse, e potrebbe stimolare la nascita di nuove associazioni. In fondo non sappiamo quanti potenziali volovelisti non sono poi diventati "dei nostri", irrobustendo la nostra comunità, perché non hanno trovato l'habitat associativo adatto ai loro bisogni e desideri. Ad esempio, una lista con informazioni di questo tipo:

1. CLUB XXX
Località:
Numero soci: Categorie di soci, costi di adesione, costi di volo: Flotta:
Persona di contatto, per chi volesse saperne di più: Commenti:

2. CLUB YYY
[eccetera]

Grazie, Alvaro

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Date: Mon, 3 Feb 2003 13:22:41 -0500
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Re: gelcoat

- Volo a Vela -

Message text written by brapupada@libero.it [….]

…Carissimi,
qualcuno di voi sa fornirmi un'idea di quanto costa rifare il gelcoat ad un aliante monoposto standard classe club e soprattutto, quali sono i tempi e i luoghi dove si può fare un simile intervento?…


Grazie mille.

Lorenzo


===========

Lorenzo:

Per il gel coat non ti posso aiutare, però studierei anche l'alternativa di verniciarlo in poliuretano.
Tra anni fa comprai un ASH26 nuovo, e chiesi di consegnarmelo verniciato in poliuretano. Costò un po' più caro, perché la superficie sottostante deve essere perfetta prima di verniciarlo, ma tre anni dopo, comprese le soste senza capottine sotto al sole ai mondiali in Spagna e nel deserto marocchino, la superficie è come nuova - senza alcuna manutenzione addizionale, eccetto acqua e pelle di daino. In base alla buona esperienza, l'anno scorso, dopo 17 anni, ho fatto sgrattare il gel coat e riverniciare in poliuretano il motoaliante Taifun - il risultato è buono, e inoltre ha perso un paio di chili di peso. Presumo che aziende del livello di Ghidotti possano eseguire una verniciatura in poliuretano previa rimozione dello strato di gelcoat. Non mi ricordo chi, in Germania, verniciò il Taifun, ma se ti interessa te lo scopro.

Alvaro

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Date: Fri, 11 Apr 2003 10:26:29 -0400
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Re: NO GAIN NO PLANE...

- Volo a Vela -

Message text written by "Rocco Caruso" [….]

…Io ti dico "NO GAIN NO PLANE!"…

========

Buona questa! Non l'avevo mai sentita, ma è da
aggiungere al vecchio adagio:

"Il Buon Dio non ha mai inteso che l'uomo volasse,
altrimenti l'avrebbe dotato...
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.

...di molti più soldi!"

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Date: Thu, 8 May 2003 05:50:26 -0400
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Re: E spero di metterci una pietra sopra

- Volo a Vela -

Message text written by "Aeroclub Modena - Sezione di Volo a Vela" [….]


…Ok per una mia poco felice uscita qui si è arrivati all'assurdo di descrivere i dettagli minuziosi dei preparativi per una battuta di caccia e si è perso di vista il significato di una mail che aveva postato non mi ricordo chi, il quale menzionava una legge approvata da questo Governo democraticamente eletto e che privava la fauna dei propri diritti di sopravvivenza…


=============

Matteo:

la tua uscita non mi è parsa affatto infelice - non ti dimenticare che non si impara mai molto da una persona con la quale ti trovi completamente d'accordo... e sopratutto, non smettere di contribuire a questa lista! Un paio di mesi fa ascoltai una conferenza di Paul Mac Cready, quello dell'anello sul variometro (e tante altre cose formidabili). Raccontava che nel 1900 l'uomo con i suoi animali domestici rappresentava un 10% della biomassa totale dei mammiferi sul pianeta (l'altro 90% era "selvaggio") - nel 2000 è arrivato al 90%! - in altre parole, diceva Paul, abbiamo "vinto" la battaglia
per la supremazia biologica sulla terra (almeno tra i mammiferi) ed adesso dobbiamo gestire con intelligenza questa nostra posizione. Cosa c'entra con il volo a vela?
A mio parere molto, perché il nostro è un sport che richiede, forse più di tutti gli altri, una mente molto aperta per realmente goderselo - e a me mi impressiona molto volare, guardare dall'alto
il territorio in cui viviamo, e ripensare alle parole di Paul MacCready. Tutto questo (il volo a vela, la nostra "supremazia (?) biologica") è avvenuto in appena tre generazioni, e ci troviamo a vivere in un contesto nuovo che le civiltà precedenti non avevano mai incontrato prima. Quando, nel 1970, ho iniziato a volare, le restrizioni all'attività volovelistica erano essenzialmente naturali (meteo,
inatterrabilità, ecc.); adesso sono prevalentemente artificiali, generate dalla regolamentazione umana (spazi aerei, antincendio, ecc.). Temo che, se continua così, varcheremo bruscamente una soglia dove lo sforzo di volare in aliante avverrà in un contesto così limitativo da non valerne più la pena, e molti di noi, uno alla volta e silenziosamente, dedicheranno il loro tempo a qualcos'altro - peccato.Forse possiamo ancora contenere i problemi, ma dobbiamo essere molto, ma molto più uniti, combattere efficacemente contro le crescenti e spesso insensate restrizioni imposte dall'esterno, ed essere molto più tolleranti tra di noi. (Traduzione: la FIVV e, adesso, l'AeCI "siamo noi", e saranno tanto più efficaci quanto sapremo appoggiarle e dedicargli del nostro tempo - anche se non saremo sempre d'accordo con quanto faranno...)

Un caro saluto, Alvaro

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Date: Tue, 3 Jun 2003 15:10:47 -0400
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Re: Motoaliante quante ore?

- Volo a Vela -

Message text written by "Fulvio" [….]

…Ciao a tutti. Come da oggetto... chi mi sa dire con certezza quante ore sono necessarieper poter fare il passaggio al motoaliante per chi ha la sola licenza di volo a vela? C'è chi mi dice 40 chi 45 chi dice che vanno conteggiate totali chi da dopo l'ottenimento della licenza....Grazie in anticipo ed un saluto a tutta la lista, Fulvio…

===========

Con certezza purtroppo non lo so, ma molti anni fa feci 10 ore extra sul Scheibe Falke per l'abilitazione al motoaliante - e nella nuova licenza mi hanno trascritto l'abilitazione ai "touring motorglider", che è la più estesa; le altre due sono selfsustaining (il "turbo") e selflaunching
(come l'ASH26E).

Alvaro

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Date: Fri, 13 Jun 2003 07:01:30 -0400
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Re: transponder e parco giochi

- Volo a Vela -

Message text written by "luca de carolis" [….]

…Ecco io penso che il volo a vela ci affascini tanto perché ci restituisce l'emozionante e ormai inusuale sensazione della responsabilità individuale.Un po' quell'orgoglio che hanno i bambini quando cominciano ad essere considerati adulti Il fatto di dipendere solo da noi stessi per risolvere una miriade di problemi dai quali dipende la nostra stessa sopravvivenza, produce infatti un'emozione e una soddisfazione personale difficilmente eguagliabile da altre attività umane…

=====================

Queste sono alcune delle più belle frasi sul volo a vela che mai abbia letto su questa lista - bravo Luca!


AJ


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Date: Sun, 27 Jun 2004 19:06:20 -0400
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Paolo Urbani


- Volo a Vela -


Ci ha lasciato per altri cieli Paolo Urbani, il padre di Luca.

Me lo ricorderò sempre... quando arrivai a Rieti nel 1971, mi accolse con il suo buonumore romanesco, e mi aiutò in tante occasioni!

Uno dei fondatori del volo a vela romano a Guidonia, creò e gestì poi il Gruppo Volovelistico Appennico, per molti anni ente aggregato all'Aero Club d'Italia, realizzando due hangar a Rieti e svolgendo da solo tutta la relativa trafila
burocratica per conto di tutti gli altri volovelisti. Era un alto dirigente dell'IMI, e, da buon conoscitore dei meandri burocratici capitolini, sapeva come affrontare le vicende anche le più intrecciate.

Stravedeva per suo figlio Luca, senza volerlo far vedere... Burbero ma di gran cuore, Paolo si faceva voler bene in
molti modi, e ci mancherà molto. A Rieti poteva anche piovere, ma con Paolo lì ogni domenica, in quei simpatici e calorosi pranzi da Rischione, era festa grande! Passavamo attraverso il buco nella recinzione dell'aeroporto, ci facevamo dare da Rischione una bottiglia di quello buono, due salciccie ed un pollo sulla brace, e Paolo cominciava a raccontarci qualcuna delle sua lista interminabile di storie e barzellette, e la domenica era perfetta.

A Luca un forte abbraccio con tutto il mio affetto,


Alvaro

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Date: Wed, 18 Aug 2004 17:22:18 -0400
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Rapaci e volo a vela


- Volo a Vela -

Vi trascrivo il testo di un intervento presentato in occasione di un recente convegno sui rapaci. Ne credo utile la lettura, perchè l'autore, Dr. Stefano Allavena, è il Direttore Generale della Div. V del Corpo Forestale dello Stato,
dal quale dipende il Parco del Velino.
---------------------------------------------------------------------------


CONVEGNO SUI RAPACI DEL LAZIO, SPERLONGA (13 DICEMBRE 2003)


Perché un Convegno a Sperlonga sugli uccelli rapaci nel Lazio nel dicembre 2003? Sull'opportunità di farlo a Sperlonga è facile rispondere. Si tratta infatti di un centro che si trova nel cuore o nelle immediate vicinanze di aree protette regionali importanti come la riserva naturale del Monte Orlando ed il Parco Regionale dei Monti Aurunci. Si tratta di zone di rilevante valore naturalistico e paesistico e, in particolare, sono importanti per gli uccelli rapaci che vi nidificano e che vi transitano durante le migrazioni primaverili ed autunnali. La necessità di un convegno sugli uccelli rapaci nel Lazio nasce dal fatto che si sentiva da tempo la necessità di aggiornare lo stato delle conoscenze sugli uccelli rapaci nella nostra Regione. Le popolazioni di questi uccelli sono infatti soggette a notevoli fluttuazioni anche in un arco temporale breve per vari motivi legati alla biologia delle specie, all'abbondanza o scarsità delle prede, agli eventi climatici, e, con sempre maggiore rilevanza, alle attività umane. La necessità di aggiornare le conoscenze su questi uccelli non nasce solo da esigenze scientifiche. Ma ha anche finalità eminentemente pratiche. Gli uccelli rapaci si trovano, in quanto predatori, agli apici delle catene alimentari, la presenza di certe specie pertanto, dà, insieme alla loro abbondanza, un indice importante della qualità dell'ambiente, anche sotto il profilo dell'inquinamento nelle sue varie forme. Ma gli uccelli rapaci sono di particolare interesse per la loro vistosità, i comportamenti spesso spettacolari, la potenza e l'agilità del volo. Sono considerati tra le specie che costituiscono le motivazioni principali per l'istituzione di aree protette e sono tra gli uccelli a priorità di conservazione a livello di Unione Europea. La loro presenza deve essere motivo di orientamento di scelte gestionali nelle aree protette. Subiscono o possono subire pesanti contraccolpi da una serie di attività umane. La gestione dei boschi, dei pascoli e delle zone agrarie, le attività del tempo libero, come le scalate e il volo a vela, l'attività venatoria in zone delicate, l'inquinamento, hanno o possono avere conseguenze pesantemente negative sul numero delle specie presenti, sul numero di coppie, sul successo riproduttivo. A questi fattori negativi di tipo tradizionale se ne sta ora aggiungendo un altro, sicuramente il più grave di tutti, e cioè la realizzazione indiscriminata di centrali eoliche per la produzione di energia elettrica dal vento. Non è questa la sede per esaminare il problema sotto il profilo dell'effettiva possibilità, comunque assai scarsa, di contributo che l'eolico potrebbe dare in Italia alla produzione di energia elettrica. Ci interessa qui sottolineare come sia stato ormai ampiamente dimostrato, in diverse parti del mondo, dove le centrali eoliche sono state realizzate, che tali gigantesche strutture, laddove ubicate in zone ecologicamente valide, provocano vere e proprie stragi di uccelli, grandi e piccoli, e i rapaci risultano particolarmente colpiti. Da tutte queste considerazioni emerge chiaramente la necessità di poter disporre di informazioni puntuali ed aggiornate sullo stato e sulla distribuzione degli uccelli in genere e degli uccelli rapaci in particolare. Solamente così si potrà programmare ed attuare una specifica azione di pianificazione e gestione razionale del territorio che consenta di non mettere a repentaglio le risorse naturali più preziose ed importanti. Scopo di questo convegno è appunto quello di mettere insieme le informazioni disponibili, sulla situazione degli uccelli rapaci nel Lazio. Ci siamo pertanto rivolti agli studiosi ed agli specialisti più accreditati che lavorano sul territorio della Regione Lazio. Quasi tutte le specie di maggiore rilevanza sono oggetto di interesse da parte del convegno basti pensare all'aquila reale, al biancone, al nibbio reale, al nibbio bruno, al pellegrino, al lanario. Ad esse si viene ad aggiungere una nuova specie, il grifone, che è stata oggetto di reintroduzione da parte del Corpo forestale dello Stato in Abruzzo, in una riserva naturale ai confini del Lazio, ma che frequenta anche la nostra Regione, dove ormai si riproduce regolarmente. Non mancano inoltre lavori di carattere generale concernenti le migrazioni, i problemi della gestione forestale e delle centrali eoliche, gli strumenti di conservazione previsti da specifiche normative comunitarie concernenti la tutela degli uccelli. Un solo studio riguarda una specie di rapaci notturni e specificatamente il barbagianni. Questi uccelli tanto affascinanti quanto importanti continuano ad essere studiati troppo poco ed è questa una lacuna che dovrà essere colmata in un prossimo futuro. Comunque abbiano ormai, per quanto concerne i rapaci diurni, un buon livello di conoscenza, con particolare riferimento, ma non solo, alle aree protette nonché a quelle di grande valore ambientale ma non ancora tutelate, soprattutto i Monti della Tolfa ed i Monti Ernici. Mettiamo dunque i dati scientifici di cui disponiamo a disposizione della Regione, degli amministratori di aree protette, di coloro che hanno la responsabilità della gestione e della sorveglianza del territorio, come le amministrazioni provinciali e comunali e il Corpo forestale dello Stato, nonché degli studiosi, degli ornitologi e di chiunque sia interessato a questi stupendi ed affascinanti animali. Il nostro augurio è che siano stimolo ad ulteriori approfondimenti e che vengono utilizzati nel modo migliore per un'adeguata, razionale ed attenta gestione dei territori dove gli uccelli rapaci vivono, si riproducono, migrano. Un grazie particolare all'Amministrazione comunale di Sperlonga, ed in special modo al Sindaco, che ha voluto ospitare il Convegno e si è impegnata con competenza ed entusiasmo per la sua migliore riuscita.


Stefano Allavena

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Date: Sat, 11 Dec 2004 19:42:31 -0500
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Volo a vela a Foggia

- Volo a Vela -


Quanto sotto mi pare un caso particolare da sottoporre alla FIVV.

Le nuove norme per istruttori sembrano valide per far progredire la qualità dei nuovi piloti di volo a vela,
e andrebbero introdotte nonostante i motivi indicati nel messaggio di Maurizio. Allo stesso tempo, se la FIVV si propone (come presumo) di estendere la base territoriale del volo a vela anche al Sud Italia, trovo che a persone nella situazione di Maurizio andrebbe facilitato uno stage a Rieti per fare i 300 km necessari (se ben insegnato è molto meno difficile di quel che sembra!) Maurizio affronta un caso tipico: raggiungere la base
minima per sostenere economicamente il volo a vela in una certa località. Se ha già l'aliante e il traino, ha un
problema urgente, perchè, o allarga presto la base di utilizzo del traino, o smette - ossía, non può fare a meno dell'istruttore. Se guardate una carta vedrete che Foggia è una base importante per estendere al sud il volo a vela, e quindi il tema interessa a noi tutti. Veramente dovremmo dargli una mano e incoraggiarlo!


Un caro saluto, Alvaro


=========================


Message text written by "Maurizio Mazzeo"
Salve Opero a Sud (Foggia) con molte difficoltà e lontano da tutti i centri. Per cercare di aumentare il numero di adepti era da tempo che pensavo di prendere l'abilitazione da istruttore (ho PPL 400 ore e VV 200ore): adesso sarà impossibile in quanto difficilmente riesco a conciliare un'attività esterna per poter raggiungere i 300 km.
Con molta fatica con altri 2 amici per far 'vedere' l'aliante dalle nostre parti avevamo comprato un biposto e traino; non abbiamo un club che possa supportare l'attività, in quanto non ci sono piloti di VaV, non ci sono piloti perché non c'è scuola; istruttori da fuori manco a parlarne. Ultimamente anche problemi di hangaraggio e attività di volo normale. Probabilmente il nostro sarà l'ultimo tentativo per volare con l'aliante a sud dell'Aquila o di Rieti (in base stabile). Sono d'accordo di far sì che 'Bravi' piloti di volo a vela diventino istruttori, ma perché non mantenere anche le vecchie regole che, come indicava anche l'amico di Voghera, in alcune realtà sarebbero meno
penalizzanti?.
Saluti Maurizio Mazzeo

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Date: Mon, 13 Dec 2004 03:56:16 -0500
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Perugia - spazio aereo

- Volo a Vela -

Copio un notam dalla lista ULM

Temo che il problema di Perugia non persiste più solo durante le gare... Qualcuno potrebbe chiarire se, in base alle norme attuali, le rotte VFR (max 1000 ft AGL!) indicate sotto sono obbligatorie, o solo riservate agli avvicinamenti VFR a Perugia? Se fossero obbligatorie, per il volo a vela sarebbero
impraticabili, e per i voli di distanza in aliante l'Italia sarebbe praticamente spezzata in due parti.

Grazie, Alvaro


===================


To: Aopa.italia@AOPA.it, hanagar@ulm.it
Subject: Perugia diventa Torre. Nuove Rotte VFR in zona (speriamo non diventi mai CTR e rimanga ATZ G)
Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1; format=flowed Content-Transfer-Encoding: 7bit


* B7068/04* - AERODROME CONTROL SERVICE ON TRIAL BASIS IS IMPLEMENTED AS FLW: -CALL SIGN: PERUGIA TOWER -HOURS: DAILY FM 0500(0400) TO 1700(1600) RMK: IN OTHER AD OPS HR AFIS SERVICE IS PROVIDED. REF AIP AGA 2-34.3.3.2 19 OCT 04:00 UNTIL 18 JAN 17:00 2005 ESTIMATED * B7852/04* - AD ADMINISTRATION, HANDLING, SECURITY, DE-ICING AND FIRE FIGHTING SER. AVBL WITH HR EXTENTION 2130-2300 ONLY FOR DELAYED SKED FLT OR AUTHORIZED BY ENAC. REF AIP AGA 2-34.3.1 ITEM 3 18 NOV 12:45 UNTIL 15 FEB 23:00 2005 * B8019/04* - FLW VFR RTE AND VISUAL REP ARE IMPLEMENTED ON TRIAL
BASIS: - VFR RTE: TODI(424656N0122457E) - BEVAGNA(425556N0123627E) - CANNARA(425956N0123457E) MAX ALT 1000FT AGL UMBERTIDE(431827N0121957E) - CORCIANO(430802N0121727E) MAX ALT 1000FT AGL MAGIONE(430922N0121143E) - CORCIANO(430802N0121727E) MAX ALT 1000FT AGL - VFR RTE ATC DISCRETION: CORCIANO(430802N0121727E) - TODI(424656N0122457E) MAX ALT 1000FT AGL VISUAL REP: CORCIANO(430802N0121727E)/ CANNARA(425956N0123457E) REF AIP RAC 1-25 AND 4-2-0.33 25 NOV 11:31 UNTIL 18 JAN 23:00 2005 ESTIMATED


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Date: Thu, 16 Dec 2004 09:13:54 -0500
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Re: Mocaposile radio

- Volo a Vela -

Message text written by INTERNET:gioppo@interfree.itho guardato il loro sito www.aviosuperficiecaposile.it ed ho visto che questa frequenza è stata loro regolarmente assegnata.
gioppo

==============


Anch'io ho guardato il loro sito, e posso solo dire che lì affermano che una frequenza gli è stata assegnata. Però, non dicono "regorlamente", nè dicono da chi... Suggerirei che, con una semplice letterina, la FIVV chieda chiarimenti all'ENAC, per sapere se siamo di fronte ad una eccezione autorizzata rispetto a quanto chiaramente dichiarato nell'AIP per la frequenza 123.375 MHz. Se così non fosse, credo che dovremmo energicamente difendere il nostro piccolo spazio nello spettro elettromagnetico, o rassegnarci a godere della compagnia (molto numerosa) della comunità ULM, che presumo copieranno velocemente la soluzione dei loro amici di Caposile. Non è solo una questione di silenzio o comodità - in volo, una frequenza intasata può fare la differenza tra un incontro ravvicinato ed uno fatale.

Buon fine anno, Alvaro

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Date: Sat, 5 Mar 2005 13:41:10 -0500
From: Alvaro de Orleans-Borbon <ajob@compuserve.com>
Subject: VoloaVela Italiani all'IGC a Losanna

- Volo a Vela -

Cari amici:

approfitto della mia 'condizione di straniero' per riferirvi cosa ho visto a Losanna alla riunione della IGC. Ho visto un bel gruppo affiatato ed efficace di volovelisti italiani che, nei due giorni della riunione, ha fatto un'opera maestra per farsi assegnare due importanti campionati internazionali a Rieti, grazie anche ad una presentazione molto professionale (bravo Aldo Cernezzi con il suo ottimo inglese), ed una discreta ma capillare opera di lobbying tra i vari delegati per assicurarsi un ampio consenso quando la questione è stata poi messa ai voti. (Credo giusto ricordare qui Carlo Marchetti, che, andando a Losanna come Direttore del Mondiale 2003, riuscì a far capire all'IGC il pasticcio istituzionale che avrebbe poi portato alla cancellazione dell'evento assegnato a Rieti, in modo tale che, due anni dopo, i delegati dell'IGC ricordavano ancora che quel fallimento non era colpa del volo a vela italiano, e gli ridiedero subito fiducia.) Adesso c'è molto da fare, ma l'inizio è promettente...


Alvaro

 

ritorna all'indice

http://www.yankee-yankee.com/