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VOLO IN MONTAGNA

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Pubblicato su Volo a Vela n. 281 nov/dic 2003 con foto originali dell'autore

Volare sicuri in montagna
Di Jacques Nöel


Traduzione di Flavio Formosa

foto di Aldo Cernezzi

Le statistiche non danno adito a dubbi: volare in montagna è un'attività rischiosa. Tra il 1989 ed il 1993 il 7% degli incidenti di volo a vela in Francia è accaduto in montagna, ma essi hanno causato il 50% delle vittime del volo a vela francese nello stesso periodo. Questi numeri inevitabilmente spingono a chiedersi se sia possibile volare in sicurezza e tranquillità in montagna.
La risposta a questa domanda è certamente sì. Con la giusta attitudine mentale e la preparazione corretta, volare in montagna può essere una delle più belle, emozionanti e soddisfacenti esperienze che un volovelista può fare in tutta la sua carriera. Il rischio più grosso non è insito nel volo in montagna in quanto tale, bensì nell'approccio mentale e nella capacità con la quale il pilota si appresta a compiere il suo volo.
In questo articolo descriverò gli aspetti tecnici e psicologici del volo in montagna, suddividendoli in dieci diversi argomenti, e mi soffermerò sull'importanza di un adeguato controllo dei fattori di stress mentale.

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1 . CONSIDERAZIONI GENERALI


Condotta del volo
Una buona condotta in volo consiste, specialmente volando in montagna, nella capacità di controllo e gestione di un procedimento complesso. Non è un compito semplice: lo svolgersi del volo è un processo dinamico, le circostanze possono essere molto influenzate da un cambiamento delle condizioni meteo, bisogna eseguire molte operazioni simultaneamente ed il volo stesso è soggetto a numerosi cambi di programma ed interruzioni.
Questa complessità può essere ridotta semplificando le operazioni richieste al pilota per mezzo di un'adeguata preparazione pre-volo. Potenziali modifiche del piano di volo devono essere previste in anticipo, e le possibili alternative devono essere analizzate e memorizzate. E' utile crearsi degli appunti in cui le alternative e le loro possibili conseguenze sono descritte in dettaglio.


Cross-country e volo in montagna
Volare sulle montagne non è altro che volo di distanza con un panorama differente. Il volo in montagna è volare tra le montagne. Molti piloti arrivano sulle Alpi credendo di essere piloti di montagna perché hanno volato, in termica o in onda, alti sulle montagne. Per belli che siano, questi voli non vi preparano per ciò che potrete trovare al livello delle creste o sotto di esse.
Spesso un pilota ha volato anche anni sulle montagne senza mai aver fatto del vero volo in montagna. La sua filosofia è che per essere in sicurezza basta sempre stare alti sulle creste. Sfortunatamente questo non basta affatto a garantire la sicurezza, specie se non si conoscono le problematiche che ci attendono più in basso. Occorre imparare veramente a conoscere le montagne, perché sono come un animale selvatico: bisogna accarezzare loro il pelo nel verso giusto. La sfida sta nel capire quale sia il verso giusto.

Foto di Aldo Cernezzi - L'Alpe d'Huez - cliccare per ingrandire


Nonostante ciò, molti piloti si accingono a volare sulle montagne senza comprendere che trovarsi a scendere sotto il livello delle creste è tutt'altro che improbabile. Non sanno se sono a portata di un campo atterrabile, né come apprestarsi ad atterrarvi. In molti casi non hanno neppure idea di dove questi campi si trovino, né addirittura sanno che esistono. Eppure l'esperienza insegna che anche i buoni piloti si ritrovano spesso bassi sulle creste, anche in giornate buone.
Per questo un volo sulle montagne non si dovrebbe mai improvvisare senza che il pilota sia preparato e competente nel volo in costone, sia capace di trovare ed usare ascendenze a bassa quota ed abbia un buon livello di conoscenza del volo in montagna in generale.
Soprattutto, un pilota di pianura che affronti il volo in montagna deve capire che le ascendenze tendono ad essere concentrate e convogliate dalle cime e dalle creste delle montagne, e che i fondovalle generalmente non sono buone sorgenti di termiche.
Così, un volo di distanza in montagna normalmente si conduce seguendo i tortuosi andamenti delle catene e delle creste, piuttosto che andando diritti o quasi verso la meta come si fa in pianura. Anche quando le strade di cumuli attraversano le valli, il pilota deve sapere che i costoni sono le zone più indicate per trovare ascendenze forti ed affidabili.

Foto di Aldo Cernezzi - cliccare per ingrandire
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Una differenza importante
Il volo in montagna è diverso dal volo in pianura a causa delle peculiarità rappresentate dalla topografia dei costoni. Sulle montagne ci sono tutti i vantaggi del normale volo di distanza più quelli tipici della montagna, cioè ascendenza dinamica in luoghi conosciuti, e anche onda.
Quando si scende al livello del costone o sotto di esso, le cose cambiano drasticamente. Il terreno sembra avvicinarsi più rapidamente, la linea dell'orizzonte diventa confusa, la vostra visione del mondo esterno si restringe, le ascendenze divengono turbolente e rotte, ed il vostro livello di confidenza e tranquillità si abbassa, a volte drammaticamente. I fenomeni meteorologici divengono più chiari, più forti e più facili da riconoscere, ma a volte, nei periodi di transizione, risultano molto più complicati.

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